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IL BLOG CHE CERCAVI!

21 febbraio 2004


Alba rossa, a padova. un colore innaturale, pare di essere dentro alcune scene di traffic. Vado in negozio, oggi mi aspetta una lunga giornata di lavoro. il tergicristalli della panda funziona male, non toglie tutta l'acqua dal parabrezza e io vedo male: ogni cosa è sfuocata. apro le saracinesche, accendo il computer, mi preparo spiritualmente ad accogliere gli avventori che in una mattinata rossa fuoco hanno deciso di comprare fumetti. Solo alle dieci lo capisco. E' la fine del mondo, il cielo non è più azzurro, oddio devo mandare un messaggio alla lorenza: moriremo lavorando nel suo negozio. Ssshh! (non devo pensarci, tra poco torna un colore normale). Quell'altro entra: bella giornata, oggi, eh?! mi dice compiaciuto. Pensavo di essere su Marte. E' vero, cazzo. noi lì a mandare le sonde su marte quando marte è qui a padova: ma moriremo? Sì, penso, moriremo tutti: giovani e vecchi, tutti insieme, senza differenze. Vittorina, veniamo con te. (io ero preparato, pensavo che nel duemilaesei sarebbero caduti i meteoriti e noi, tracchete, tutti morti. ma gli altri erano preparati?). E fuori dal negozio? poche macchine -e oggi non c'è nessuna misura antitraffico- nessuno si avventurerebbe fuori casa: tutti negli appartamenti, coi figli abbracciati ai nonni a guardare la finestra e ad aspettare il momento. Ecco, ne entra un altro. Mi dice che domani dovremo pulire tutte le macchine dalla polvere rossa. Di che parla? Come fa a pensare alla sua macchina adesso? siamo attaccati alle cose più sciocche anche in questi momenti. magari tra poco mi chiederà pure lo sconto sui fumetti. diomio, la fine è qui e questo pensa alla golf che si rovina! (devo chiamare i miei) magari lì fuori la gente muore , toccata dalla polvere di marte. come in un fumetto: bisogna isolarsi, scendere sottoterra, la polvere-che-uccide non ci toccherà. magari da qualche parte degli umani che hanno capito si stanno organizzando per resistere. magari hanno già approntato delle tute isolanti. devo mettere la radio. Scusa, io sarei tesserato... eccolo, attaccato al denaro, ti faccio il tuo diecipercento di sconto ma vattene. Però in una vera invasione dovrebbe nevicare, mi sa. Entra Seraj: ciao albi, visto che roba? cerco di nascondere l'ansia: non gli farò capire che forse sono i nostri ultimi momenti, che forse dovrebbe pensare a maometto, o chi cazzo sa lui. Da noi in giordania quando c'è questo cielo poi nevica...
Ecco, vedi. Ci siamo, comincio a vedere tutta la mia vita a ritroso: sto già pensando alla colazione di stamattina, tra poco rivivrò le emozioni di ieri sera. Che la polvere mi abbia toccato? Polvere dentro comicsland? nooo, impossibile, ci dev'essere un'altra spiegazione.
Driin! il telefono. E' la lorenza... mi ringrazierà per gli anni passati a servire il negozio. Alberto, ci sarebbe da prezzare i Tex, da esporre, da fare (no! i tex). Ah, hai visto che cielo, è la sabbia africana portata dal vento. Beh, ci vediamo oggi pomeriggio.
La vita smette di passarmi davanti agli occhi. Marte... Padova... Sahara... Africa.
Mi metto a prezzare i tex.
Niente finali eroici, per me; e nemmeno per gli altri. ci troveremo tutti in fila a lavare la macchina.

padova, 21 febbraio 2004

pensato da alberto  alle ore 3:29 PM
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